MARCO FIDOLINI Polittici 1983/2015 - Epifanie
metropolitane
a cura di Giorgio Di Genova
Inaugurazione sabato
21 Novembre ore 17.30
Pieve di S. Giovanni Battista interventi di Giorgio Di Genova
e Marco Fidolini
21 novembre – 31 dicembre 2015
sedi espositive
Palazzo
d’Arnolfo | Pieve di San Giovanni Battista | Museo della
Basilica | Casa Giovanni da San Giovanni
Promosso dal Museo Casa Masaccio Centro per l’Arte Contemporanea nell’ambito del progetto
TOSCANA ‘900 PGM 2015
Il Museo Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea dedica un omaggio all’artista Marco Fidolini, presente nella raccolta del museo, in occasione dei suoi 50 anni di lavoro.
La scelta
delle opere esposte è stata orientata da una volontà filologica che, superando
l’ordine cronologico, si concentra sul tema dei polittici. Tema che riassume
comunque tutta la produzione di Fidolini, costantemente imperniata su cicli
pittorici di forte impatto civile-esistenziale e metropolitano-industriale.
Le opere,
realizzate a partire dai primi anni Ottanta, esaltano i manufatti e le
architetture, le presenze-assenze dell’uomo come oggetto biologico, con
l’intento allarmante di interferire sulla condizione umana e le relative
inquietudini del nostro tempo. Anche gli inserti autobiografici travalicano il
loro vissuto intimo e privato, sottoposti allo stesso sguardo estraniante degli
altri scenari fissati sulle tele.
Gli stessi assemblaggi dei polittici esposti – 28 in
tutto, alcuni dei quali inediti – con le loro architetture di contenimento e le
relative sintonie strutturali (ancone, scomparti, lunette, cuspidi e predelle),
riaffermano le relazioni e le consonanze con la tradizione pittorica
trecentesca e rinascimentale che, al di là dei contrassegni di una sacralità
finalizzata al culto, impongono una riflessione sugli sviluppi della
figurazione dell’arte contemporanea e delle mutazioni concettuali-linguistiche trasferite,
senza nostalgie anacronistiche, in un contesto laico-storico ben definito dalle
contingenze esistenziali del nostro perimetro quotidiano.
Anche il sottotitolo della rassegna, Epifanie metropolitane, racchiude e definisce i percorsi del lavoro
dell’artista che, fin quasi dagli esordi, attinge idealmente alla grande
tradizione rinascimentale toscana e nordica, per giungere fino al Novecento di
area metafisica o a quello tedesco affine alla Nuova Oggettività e al Realismo
Magico o a ritessere, in alcune opere, i legami di una koinè arcaica distillata dalla cultura etrusca.
Dai
desertici paesaggi metafisici di Metropolis,
la più grande delle opere in mostra (oltre 18 metri, per 1 e mezzo di altezza),
all’estraniante disumanizzazione del ciclo Sequenza,
esposto nel Palazzo di Arnolfo, dai ritratti di Extra chorum alle trafitture con piercing del ciclo Sembianti, Fidolini (come sottolinea
Giorgio Di Genova nel saggio critico) «con la sua ottica intrisa di Neue Sachlichkeit, Léger, Sheeler, de
Chirico, nonché di arte etrusca e di strutture Tre-Quattrocentesche ha
costruito per “fotogrammi” pittorici un allegorico spaccato, oggettivamente
realistico con indubbi sostrati visionari, senza dubbio rivelatore [...] di
molti aspetti della realtà dei nostri giorni».
Il
lavoro di Marco Fidolini è presente anche nella collezione permanente del Museo
Casa Masaccio centro per l’arte contemporanea.