4 marzo_ PROCESSO MEREDITH - I SIGNORI DEL CIBO

Sabato 4 marzo 2017
in Palazzo d’Arnolfo | Museo delle Terre Nuove 
duplice appuntamento per la rassegna LE PIAZZE DEL SAPERE


 ore 15.30 presentazione del libro

Processo Meredith: giustizia perfetta?

di Francesco Paolo Maresca (Prefazione di Roberta Bruzzone)

edito da Ets. Edizioni Pisa
sarà presente l’autore che dialogherà con Adriana Ricca (editor)  e con il pubblico presente
 La presentazione è realizzata in collaborazione con il comitato 8 marzo del Valdarno 

Francesco Paolo Maresca è l'avvocato che ha seguito e difeso la famiglia della studentessa inglese uccisa a Perugia. "Quella mattina l’avvocato Maresca si stava preparando un buon caffè. Era così concentrato verso quell’azione quotidiana che lo squillo del telefono lo fece sobbalzare. Un attimo dopo si trovò catapultato dentro una delle vicende più scottanti e controverse degli ultimi anni: il delitto di Perugia. Avrebbe infatti dovuto difendere la famiglia di Meredith Kercher, la ragazza morta in circostanze poco chiare nel suo appartamento nel capoluogo umbro". Il libro è il racconto del lungo e doloroso percorso del processo Meredith: da quel giorno in cui l’avvocato Maresca entrò nell’appartamento di via della Pergola 7 pensando subito “che quella casa fosse il perfetto scenario per un omicidio”, fino al 27 marzo 2015, data della sentenza di assoluzione senza rinvio dei due imputati Raffaele Sollecito e Amanda Knox.
Francesco Paolo Maresca è titolare di uno dei più importanti studi di avvocati in Italia. Negli ultimi anni ha partecipato, prestando la propria attività professionale, ad importanti processi di rilievo nazionale e internazionale; tra questi, da ultimo, il processo Meredith, quello sul calcio scommesse e sul caso Magherini. Assiste da anni anche alcune Aziende Ospedaliere Toscane, istituti pubblici e bancari.
Da oltre 15 anni presta inoltre la propria assistenza professionale in favore di cittadini inglesi quale legale di riferimento dell’Ambasciata britannica di Roma. Vive a Firenze.


ore 17.30 | presentazione del libro

I SIGNORI DEL CIBO 
Viaggio nell'industria alimentare che sta distruggendo il pianeta
di  Stefano Liberti
sarà presente l’autore
La presentazione è realizzata in collaborazione con l’ Associazione culturale Liberarte 

«I grandi conflitti geostrategici e geoeconomici, nell'inchiesta di Liberti, hanno un riflesso speculare in quello che accade sugli scaffali dei nostri supermercati, sulle nostre tavole, e alla fine sulle nostre arterie, colesterolo, esposizione a tumori e altre malattie degenerative.» –  Federico Rampini, il Venerdì di Repubblica.
Secondo previsioni dell'Onu, nel 2050 saremo 9 miliardi di persone sulla Terra. Come ci sfameremo, se le risorse sono sempre più scarse e gli abitanti di paesi iperpopolati come la Cina stanno repentinamente cambiando abitudini alimentari?


 La finanza globale, insieme alle multinazionali del cibo, ha fiutato l'affare: l'overpopulation business. Dopo "A sud di Lampedusa" e "Landgrabbing", Stefano Liberti ci presenta un reportage importante che segue la filiera di quattro prodotti alimentari - la carne di maiale, la soia, il tonno in scatola e il pomodoro concentrato - per osservare cosa accade in un settore divorato dall'aggressività della finanza che ha deciso di trasformare il pianeta in un gigantesco pasto. Un'indagine globale durata due anni, dall'Amazzonia brasiliana dove le sconfinate monocolture di soia stanno distruggendo la più grande fabbrica di biodiversità della Terra ai mega-pescherecci che setacciano e saccheggiano gli oceani per garantire scatolette di tonno sempre più economiche, dagli allevamenti industriali di suini negli Stati Uniti a un futuristico mattatoio cinese, fino alle campagne della Puglia, dove i lavoratori ghanesi raccolgono i pomodori che prima coltivavano nelle loro terre in Africa. Un'inchiesta che fa luce sui giochi di potere che regolano il mercato del cibo, dominato da pochi colossali attori sempre più intenzionati a controllare ciò che mangiamo e a macinare profitti monumentali.

Giornalista e scrittore, Stefano Liberti ha pubblicato i suoi reportage su varie riviste italiane ed estere (L'Espresso, El Paìs, Le Monde Diplomatique). Nel 2004 ha pubblicato insieme a Tiziana Barrucci “Lo Stivale meticcio – L'immigrazione in Italia oggi” (Carocci). Nel 2007 ha vinto il Premio Luchetta come miglior giornalista italiano nella sezione Quotidiani e periodici, mentre nel 2009 con il libro “A Sud di Lampedusa” (Minimum Fax) ha vinto il premio Indro Montanelli. Sempre per Minimum Fax ha pubblicato nel 2011 “Land Grabbing”, un'inchiesta sull'accaparramento delle terre su scala mondiale, tradotto poi in quattro lingue. Come regista ha lavorato tra il 2007 e il 2008 al programma televisivo “C'era una volta” di Rai3 e nel 2012 ha realizzato insieme ad Andrea Segre il documentario “Mare Chiuso”. Il suo ultimo lavoro “I signori del cibo. Viaggio nell'industria alimentare che sta distruggendo il pianeta” sta riscontrando un grande successo ed è stato definito da Goffredo Fofi come “uno dei migliori, dei rari degni prodotti del nostro giornalismo d'inchiesta”.